COME NON AMMALARSI con il giusto cibo

CURARSI USANDO COME FARMACI IL CIBO

 

 

Tutti sanno che vi sono delle precise relazioni tra la qualità del cibo e l'insorgere o l'aggravarsi di una malattia, come ad esempio la necessità da parte di chi soffre di diabete d' evitare ad esempio dolciumi, caramelle e cioccolato.

Allo stesso modo è possibile alleviare o rendere addirittura impercettibili i sintomi di alcune malattie semplicemente ricorrendo a determinati alimenti ricchi di vitamine e minerali.

Comprendere tutto ciò che ruota intorno all’alimentazione in termini di salute, ecologia, economia ed etica sociale, significa diventare consapevoli e di conseguenza giungere a fare scelte mirate a proteggere se stessi, i propri figli e l’intero pianeta dalla stupidità umana. 

L’alimentazione comune basata sulla carne e sui suoi  sottoprodotti è responsabile del 75% dei casi di tumori all’intestino nel mondo occidentale, del 50% dei tumori al seno e alla prostata. 

Le cattive abitudini alimentari che comprendono l’uso smodato di sale, di olio fritto o cotto e comunque di bassa qualità, di grassi saturi e di proteine animali, portano ad un abbassamento del livello di qualità della vita.

Gli effetti dell’inquinamento organico delle falde acquifere dovuto alle deiezioni degli animali e l’inquinamento inorganico dovuto all’uso di concimi chimici ,

antiparassitari ed anticrittogamici utilizzati in agricoltura a scopo zootecnico contribuiscono ad agire da catalizzatori per l’insorgere di tante malattie. 

In America il 70% dei cereali prodotti è impiegato ad uso animale e, inoltre, nell’agricoltura intensiva finalizzata alla produzione di mangime,

con la chimica ci  vivono ogni giorno, creando i presupposti per aumentare l’inquinamento della atmosfera. 

Ognuno di questi fattori può aiutarci a capire come un’ alimentazione a base di cibi vegetali e possibilmente di produzione naturale o biologica,

o comunque a basso utilizzo della chimica, non solo salvaguarda la salute dell’organismo, ma anche quella dell’intero pianeta, dell’aria che respiriamo e dell’acqua che beviamo: i due beni più preziosi.

Per funzionare, il corpo umano ha bisogno di alcune condizioni ben precise, chiamate costanti fisiologiche: temperatura di circa 37°, pressione arteriosa intorno a 130/70, etc. 

Discostarsi da queste norme è come volersi tuffare in un mare di rischi., sia per la salute ed in secondo luogo per la nostra stessa vita . 

Una forza vitale intelligente, chiamata omeostasi, veglia giorno e notte sull’insieme di questi fenomeni, permettendo l’equilibrio del nostro organismo. 

Questo equilibrio, detto fisiologico, dipende poi da migliaia di reazioni interne al nostro corpo, e ci è indispensabile quindi trovare un equilibrio tra attività e riposo,

stato di veglia e sonno, inspirazione ed espirazione, apporti e consumi energetici, produzione ed alimentazione di acidi, etc. 

È tutta una questione di compensazione: non appena si pende da una parte, bisogna modificare le proprie forze, energia e volontà per ristabilire l’equilibrio. 

 

L’equilibrio può dunque definirsi come l’alternanza armoniosa tra due squilibri.

In questo inizio di terzo millennio l’uomo assorbe una quantità di cibi totalmente sconosciuti alle migliaia di generazioni precedenti: cereali raffinati, pasta, dolciumi. 

Ne deriva un eccesso di alimenti acidificanti. L’industrializzazione e lo sviluppo delle tecnologie hanno cambiato il destino della maggior parte dei prodotti coltivati nelle nostre campagne. 

Questi fattori influenzano in modo notevole sull'equilibrio del nostro organismo e di conseguenza, mangiare certi cibi non fa che aumentare in modo esponenziale

la possibilità di contrarre delle malattie, che possono essere molto gravi e difficili da curare, come ad esempio i vari tipi di cancro.

 

            Una alimentazione preventiva e curativa

 

Dobbiamo cercare d'evitare d’ intossicarci ulteriormente prediligendo alimenti biologici privi di sostanze chimiche estranee e tossiche come pesticidi, erbicidi, concimi chimici,

oltre a tutti i molteplici additivi alimentari come i conservanti, coloranti, edulcoranti che, oltre a mascherare le carenze organolettiche dei cibi di pessima qualità, presentano frequentemente un'azione cancerogena.

Inoltre è sempre meglio scegliere i cibi integrali, specie i cereali, che sono ricchi di minerali, fibre e acidi grassi essenziali, che sono delle sostanze in grado di apportare quei micronutrienti dei quali il nostro corpo ha un disperato bisogno.
Ci sono molti alimenti di uso quasi quotidiano che, oltre a soddisfare le condizioni riferite in precedenza, possiedono anche una vera e propria azione anticancro. 

Parliamo della famiglia delle Crucifere e Brassicacee cioè i cavoli, i broccoli, i cavolini di Bruxelles, il crescione, le rape, la verza ecc. che attraverso alcune sostanze in essi contenute

(isotiocianati, ditioltioni, indolo-3-carbinolo), sono in grado di sviluppare un'azione antitumorale diretta, un'azione antiproliferativa, e un'altra disintossicante dai carcinogeni assunti.

Altri alimenti solforati (detti così in quanto contengono zolfo organico, fondamentale per i nostri meccanismi di difesa) sono quelli appartenenti alla famiglia delle Alliacee come l'aglio, la cipolla, il porro, lo scalogno,

l'erba cipollina, che rivestono un ruolo protettivo contro i tumori estremamente potente ed efficace. È necessario aggiungere che tutti questi ortaggi, per esplicare pienamente la loro azione,

devono essere consumati crudi o, in alternativa, cotti brevemente al vapore per preservare i loro principi attivi che sono frequentemente termolabili.

Inoltre i frutti di bosco (lampone, mirtillo rosso e nero, ribes, ecc.) sono ricchi di sostanze anticancro efficaci come l'acido ellagico, fenilico e clorogenico, inoltre contengono dei pigmenti ad azione antiossidante.

Gli stessi agrumi (arance, limoni, mandarini, ecc.) sono ricchi di polifenoli e flavonoidi e mostrano interessanti proprietà in campo oncologico.

Gli stessi legumi (fagioli, ceci, lenticchie, piselli, cicerchie, fave, soia, ecc), un tempo validi sostituti della carne, dovrebbero, a buon diritto, tornare ad esserlo.

La ricchezza in principi antinutrizionali di questi alimenti (come i fitati e gli inibitori delle proteasi) ne ha evidenziato un'inedita azione anticancro. 

  La combinazione dei cereali integrali con i legumi è sopravvissuta indenne nei secoli e può essere considerata uno dei punti di correttezza nutrizionale dell'antica dieta mediterranea famosa

per gli effetti positivi sulle malattie cardiovascolari e degenerative tumorali.

                                          Con questi alimenti si può sicuramente imbandire una tavola salutare ed economica, escludendo o riducendo drasticamente il consumo di proteine animali, specie quelle derivate da carni e latticini.
Infatti la celebre dieta mediterranea antica, riscoperta e valorizzata in tempi più o meno recenti, possedeva sicuramente un'azione antinfiammatoria e

protettiva dall’insulino resistenza, con un conseguente riequilibrio metabolico e protezione dallo stress ossidativo. 

Essa era composta fondamentalmente da cereali integrali, pasta di grano duro, legumi, verdure non amidacee, olio di oliva, frutta, semi oleosi come olive, mandorle, noci,

nocciole e, a seconda della possibilità o della collocazione geografica, alcune quantità di pesce appena pescato.