L'ANGINA

CHE COSA E' L'ANGINA?

 

Quando una persona avverte delle sensazioni dolorose e fastidiose che possono venire percepite al petto ed alla schiena,

possono essere il campanello d’allarme per comprendere che il nostro cuore ha bisogno di cure ed è necessario andare da un medico cardiologo per farsi visitare.

Si ricorda che l’angina non è un infarto, ma solo il sintono di una possibile malattia coronarica, ma che deve venire curata al più presto possibile .

L’angina normalmente si percepisce quando si svolge dell’attività fisica, ad esempio quando si corre, si va in bicicletta,

magari in salita, oppure quando si prova una grande emozione, ma si può anche verificare a riposo con forti dolori.

Perchè si manifestano questi sintomi è presto detto e tutto dipende sempre dal  fatto che vi sono dei vasi sanguigni

parzialmente ostruiti da grassi (colesterolo).

I motivi quindi dei dolori che si riscontrano dipendono dal nostro sangue che non viene adeguatamente ossigenato.

Le probabilità che si manifesti questa malattia sono gli stessi che si verificano quando il nostro organismo,

per nostra colpa, subisce delle mutazioni, come ad esempio, fumare, mangiare cibi troppo grassi e soprattutto adagiarsi ad una vita  sedentaria.

Fortunatamente questa malattia può venire curata con successo, a patto di seguire scrupolosamente

i consigli del vostro medico cardiologo che vi ha in cura.

 

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SINDROME METABOLICA

Le definizioni della Sindrome Metabolica

 

 

La definizione più conosciuta ed applicata nella pratica clinica è quella del National Cholesterol Education Program Adult Treatment Panel (ATP) III del 2008.                       

Essa fa riferimento principalmente a questi disturbi:

obesità addominale, ipertensione, ipetrigliceridemia, basso colesterolo HDL e glicemia >110 mg/dl (includendo anche il diabete). 

 

Nel 2005 è intervenuta l’International Diabetes Federation (IDF) con una propria definizione. Essa si caratterizza per porre l’obesità viscerale come elemento essenziale a cui si debbono aggiungere altri due criteri tra quelli abituali (ipetrigliceridemia, basso colesterolo HDL, ipertensione, iperglicemia, compreso il diabete). 

Circa 1 mese dopo la pubblicazione dei criteri dell’IDF, l’American Heart Association ed il National Heart, Lung and Blood Institute hanno pubblicato uno statement sulla SM, che ha allargato i criteri dell’ATP III, portando il livello diagnostico della glicemia da 110 a 100 mg/dl, ed ha introdotto il concetto che è sufficiente la presenza di terapia per correggere l’ipertensione, l’ipetrigliceridemia, il basso colesterolo.

 

Movimentosalute onlus, vuole  principalmente solo  parlare alla gente comune e non ai medici, che conoscono perfettamente l’argomento. S’ipotizza necessario che il nostro lettore comprenda almeno l’origine di quella che viene chiamata dagli esperti “ LA SINDROME METABOLICA” e possa quindi meglio comprendere  come si possa  sviluppare e combattere.

 

IL CAMPANELLO D’ALLARME

 

Tutti sanno che con il passare degli anni l’aspetto di una persona cambia, senza che il soggetto quasi  se ne accorga e se lo fa, considera  questi cambiamenti solo l’inevitabile segnale degli anni che passano.

Le persone in genere, dopo i sessant’anni non fanno molta attenzione se ingrassano e se compaiono sui loro corpi dei cuscinetti a livello della vita. Invece questi segnali, che il nostro corpo ci manda, è  un campanello d’allarme importante per comprendere se la nostra salute può essere a rischio.

Queste trasformazioni del nostro corpo possono rilevare un possibile rischio d’incorrere in  due gravi malattie che sono principalmente:

      L’ INFARTO ED l’ICTUS

 

                         COME SI SVILUPPA LA SINDROME METABOLICA

 

Uno dei motivi principali di questi cambiamenti del nostro corpo è dovuto alla sedentarietà,

soprattutto quando andiamo in pensione e ci rilassiamo per molte ore al giorno sulla nostra poltrona preferita o davanti alla televisione.

Diventare sedentari è il principale motivo dei cambiamenti del nostro organismo, dovuti anche alla presenza di alti livelli di zuccheri

nel sangue che possono causare successivamente il diabete, l’ictus e l’infarto.

Un altro motivo di questi cambiamenti è l’alimentazione sbagliata, dovuta anche ad un eccessivo apporto di calorie, che non sono più necessarie al nostro corpo. 

L’individuo deve comprendere che non può più ingerire tutto quello che mangiava prima, ad iniziare dai grassi, dal troppo sale e dai dolciumi.

Occorre puoi, oltre ad un controllo costante del proprio peso, verificare la propria pressione sanguigna:

ricordarsi sempre che quella minima non deve mai superare i 90 . La giusta pressione deve stare tra i 120 della massima ed i 79 della minima.

Se ingrassiamo troppo, oltre che aumentare la nostra circonferenza, possiamo provocare una serie di malattie,

tipiche della terza età, come il diabete, che aggrava tutti gli altri fattori di rischio cardiovascolare, predisponendo l’organismo al pericolo dell’infarto. 

I valori della glicemia devono stare:

tra 70 e 109 per le persone sane e normali

tra 110 e 125 per quelle che hanno la glicemia leggermente elevata, 

ma non ancora pericolosa,

mentre i valori superiori ai 126 mg/dl indicano la presenza di diabete tipo 2, che è il più pericoloso per il nostro organismo,

tanto da provocare  tutta una serie di problematiche che vedremo di trattare diffusamente  in un altro articolo.

 

                                                                  R.B.BIJNO

 

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ACAI: PROPRIETA'/BENEFICI

 

BACCHE DI ACAI: PROPRIETA’/ BENEFICI

 

Le bacche di Acai sono i frutti di una palma che cresce spontanea nelle foreste pluviali

del Centro e Sudamerica, il nome scientifico è Euterpe Oleracea,e – come le bacche di goji

hanno numerose proprietà benefiche.

 

L’acai è una palma fruttifera, con foglie pennate lunghe fino a 3 metri. I frutti sono piccole bacche porpora scuro, prive di buccia, ma con un grosso nocciolo.

Sono proprio i frutti dell’acai ad essere ricchi di antociani, dall’importante azione antiossidante, e proteine, acidi grassi essenziali, fibre, vitamine e minerali.

Le bacche di acai, quindi, contrastano l'invecchiamento prematuro delle cellule e dei tessuti, regolano i livelli di colesterolo nel sangue, e sono utili contro l'aterosclerosi e le malattie cardiovascolari.

L’elevato contenuto di minerali è utile per rigenerare i muscoli, mentre le fibre favoriscono la funzionalità del sistema gastroenterico, permettono di mantenere il colon pulito e danno un senso di sazietà.

 

                      Le proprietà delle bacche açaí:

 

• Azione antiossidante

gli antociani sono un gruppo di principi attivi (con un valore pari a circa 30 volte le proprietà antiossidanti del vino rosso e tre volte quelli del mirtillo nero!) in grado di contrastare l'invecchiamento prematuro delle cellule e dei tessuti.

• Azione ipocolesterolemizzante

acidi grassi essenziali aiutano il trasporto e l'assorbimento delle vitamine liposolubili, A, E, D e K; intervengono sul colesterolo, apportando un'azione protettiva

sul cuore e il sistema circolatorio. Gli acidi grassi dell'açaì, in particolare l'acido oleico (omega-9) abbassa l'LDL (Low Density Lipoproteins o colesterolo cattivo)

che causa l'aterosclerosi, un ispessimento delle arterie, responsabile di molte malattie cardiovascolari. La presenza dell'acido linoleico (omega-6) aiuta a mantenere sane le membrane delle cellule. 

 

 

• Azione antinfiammatoria:

gli steroli sono componenti delle membrane delle cellule delle piante, che portano numerosi benefici per il corpo umano.

Oltre a ridurre il colesterolo nel plasma sanguigno, e demolire i grassi accumulati, i fitosteroli colpiscono il metabolismo di prostaglanine, componente biologica attiva trovata nel corpo,

svolgendo un'azione analgesica e antinfiammatoria. Gli steroli oggi vengono utilizzati per il trattamento dei sintomi associati al BPH (benign prostate hyperplasia), cioè l'iperplasia benigna della prostata.

 

• Azione remineralizzante

la notevole quantità di vitamine, amminoacidi e minerali, aiuta a rigenerare l'organismo ed i muscoli. Inoltre le fibre promuovono un sano apparato digerente, in quanto da un lato aiutano a

non assorbire grassi, zuccheri e trigliceridi dall'alimentazoione, e a mantenere il colon pulito; mentre dall'altro danno un senso di sazietà. La presenza di nutrimenti energizzanti

fa dell'açaì un ineguagliabile succo di frutta o bevanda energetica. La polpa granulosa delle bacche, mescolata ad altri frutti, a cereali o muesli e miele corrisponde alla ricetta classica,

in grado di ridurre la sensazione di fame con pochissime calorie, ma con una concentrazione altissima di nutrienti.

 

Per ulteriori informazioni o reperibilità, MOVIMENTO SALUTE onlus consiglia di rivolgersi a: Cure-naturali.it

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PER VIVERE BENE: IL CUORE

PER VIVERE BENE OCCORRE COSTRUIRE UNO STILE DI VITA SANO

 

                                   

La prima cosa che occorre fare per conoscere come avere uno stile di vita sano

è quella di verificare se il nostro cuore è in buone condizioni.

La vita caotica di oggi, influenza profondamente uno dei nostri

organi più importanti dell’ organismo: IL CUORE.

E’ quindi indispensabile effettuare periodicamente anche in età giovanile se il nostro cuore

potrà avere nel tempo alcune imperfezioni, che non dimentichiamo possono essere anche ereditarie.

Se nella vostra famiglia vi sono stati casi di malati di cuore, è maggiormente opportuno effettuare

dei controlli periodici, ad iniziare da un esame semplice ed indolore che è l’elettrocardiogramma (ecg).

Un medico cardiologo può immediatamente rilevare, dalla sua lettura, se il nostro cuore è in perfette 

condizioni, oppure occorre controllarlo periodicamente per evitare che nel tempo si possano verificare delle malattie cardiache.

Un altro dato, che deve sempre essere controllato, dopo i 40 anni, è quello di fare l’esame del nostro

colesterolo (buono e cattivo), perché se questo dato è in eccesso, può provocare un restringimento

delle nostre arterie che riforniscono il cuore di sangue ossigenato.

 

UN CUORE SANO CI MANTIENE IN VITA 

PIU’ A LUNGO  SENZA PROBLEMI.

 

Anche se non si fa sentire, la malattia delle nostre arterie coronarie può essere progressiva e tutto questo può comportare una modifica del nostro stile di vita.

Se  il nostro cardiologo riscontra dei problemi di circolazione, occorre per prima cosa comprendere com’ è la situazione attuale del nostro cuore,

proprio per evitare il rischio di peggioramenti, quindi mai sottovalutare il problema.

Vi sono alcune semplici regole, che ognuno di noi dovrebbe adottare per evitare che il nostro organismo possa ammalarsi di cuore.

 

  1. mangiare senza alcuna limitazione e senza controllare periodicamente analogamente il nostro colesterolo,
  2. mangiare spesso cibi molto ricchi di grassi saturi, come quelli contenuti nel latte intero, oppure nella carne grassa, evitare anche l’uso di troppo sale,
  3. essere sovrappeso, anche di pochi chili,
  4. fumare o  bere troppi alcolici, oppure sostanze dopanti,
  5. avere la pressione alta, soprattutto la minima, che mai deve superare i 90 m
  6. evitare lo stress, con la conseguenza di diventare ipertesi

 

Se invece non si seguono queste semplici regole è molto più facile arrivare ad avere una malattia delle nostre arterie coronarie.

Queste arterie, quando sono normali, sono simili a tubi puliti ed aventi le loro pareti lisce, ma quando invece queste vengono danneggiate da fattori di rischio,

quali il fumo e l’ipertensione, allora le sostanze presenti nel sangue possono accumularsi nella zona danneggiata, favorendo  l’ aterosclerosi

( considerata dai cardiologi come una ostruzione lieve) oppure arrivare ad avere l’angina ( costituita da forti dolori al petto dovuti a delle ostruzioni

parziali del percorso del sangue ossigenato verso il cuore) sino ad arrivare ad un grave  problema che può portare anche alla morte immediata ( infarto).

 

LA GUARIGIONE 

DEL CUORE MALATO INIZIA 

DA CHI SOFFRE DI QUESTA MALATTIA.

 

Per cercare di vivere meglio ed in serenità, occorre soprattutto che il malato ritrovi fiducia in se stesso e poco per volta, se è stato colpito da questa malattia,

possa presto ritornare a lavorare come faceva prima, cercando anche di farsi aiutare dalla sua famiglia, magari svolgendo qualche piccola attività sportiva.

Ma è soprattutto necessario accettare interiormente la condizione nuova nella quale si continua a vivere,  acquistando soprattutto una maggiore sicurezza di se stessi. 

Tra i tanti metodi si consiglia  il rilassamento soprattutto dei muscoli del nostro corpo ed imparare a respirare in modo profondo (yoga).

                                                                                                           R.G.Bijno

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