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ARTROSI ED ATRITI

ARTROSI ED ATRITI

Artrite e artrosi, qual è la differenza

da pagine mediche.it

 

Si tratta di due tra le più diffuse malattie reumatiche delle articolazioni, contraddistinte da dolore,

rigidità e limitazione dei movimenti, ma che sono differenti tra loro per natura ed età di insorgenza.

 

 

Che cos’è l’artrite

L’artrite, che colpisce in genere tra i 30 e i 60 anni, è una malattia autoimmune, una malattia infiammatoria cronica sistemica capace

di attaccare le articolazioni sia piccole sia grandi (che diventano dolenti, tumefatte e – nel corso del tempo – deformate)

ma che può coinvolgere anche altri organi e apparati. Calore e rossore sono segni distintivi dell’infiammazione.

Tra le forme più diffuse di artrite, tutte accomunate dal fatto che si attiva un processo infiammatorio a livello articolare, ci sono:

• artrite reumatoide: conseguenza di un attacco delle articolazioni da parte del sistema immunitario, non ha una causa unica

(un fattore ambientale potrebbe “ingannare” il sistema immunitario oppure modificare determinati antigeni che dovrebbero essere visti come propri da quest’ultimo);

• artrite gottosa: conseguenza di un aumento dei livelli sanguigni di acido urico che si raccoglie sotto forma di cristalli

all’interno delle articolazioni, in particolar modo nel piede, originando un’artrite decisamente violenta;

• spondiloartriti: tipologia di artriti contraddistinte dall’interessamento della colonna vertebrale e del bacino e dalla presenza di alcune condizioni non reumatiche.

Che cos’è l’artrosi

 

Diffusa soprattutto tra i 60 e gli 80 anni, l’artrosi è una malattia cronico-degenerativa (le origini vanno ricercate nell’usura e nell’invecchiamento delle articolazioni)

contraddistinta dall’assottigliamento della cartilagine articolare con conseguente deformazione ossea. 

La cartilagine rappresenta un tessuto che riduce l’attrito fra le ossa e che quando si deteriora perde la sua elasticità, diventando più rigida e più danneggiabile.

Oltre al deterioramento della cartilagine, i tendini e i legamenti dell’articolazione si infiammano provocando dolore. 

 

Quali sono le giunture più colpite? 

 

Sicuramente quelle che risultano più sollecitate dal peso e dall’attività: le mani, le ginocchia, i piedi e la colonna vertebrale. Dolore,

rigidità e limitazione nell’utilizzo dell’articolazione rappresentano i sintomi più comuni dell’artrosi.

La terapia farmacologica, volta a ridurre il dolore e la sintomatologia disfunzionale comprende l’utilizzo di farmaci

anti infiammatori di tipo non steroideo (es. acido acetil salicilico, diclofenac, nimesulide etc.), analgesici a base di tramadolo-paracetamolo,

la terapia infiltrativa locale con farmaci corticosteroidei, la viscosupplementazione con acido ialuronico

e altre opzioni quali la terapia condroprotettiva orale a base di glucosamina e condroitinsolfato.

 

 

 

QUALI TRATTAMENTI SI POSSONO FARE

 

Il trattamento di tipo non farmacologico della gonartrosi comprende il calo ponderale, esercizio fisico mirato e un programma fisiokinesiterapico di supporto.

 La terapia farmacologica, volta a ridurre il dolore e la sintomatologia disfunzionale comprende l’utilizzo di farmaci anti infiammatori di tipo non steroideo

(es. acido acetil salicilico, diclofenac, nimesulide etc.), analgesici a base di tramadolo-paracetamolo, la terapia infiltrativa locale con farmaci corticosteroidei,

 

la viscosupplementazione con acido ialuronico e altre opzioni quali la terapia condroprotettiva orale a base di glucosamina e condroitinsolfato.

Nei casi avanzati di artrosi si ricorre al trattamento chirurgico con interventi sia di tipo mini invasivo, quali il lavaggio articolare e il debridement artroscopico,

la sostituzione protesica articolare, e gli innovativi trattamenti quali l’impianto di condrociti (cellule cartilaginee) e la riparazione cartilaginea tramite utilizzo di cellule mesenchimali (cellule staminali).

 

Terapia innovativa per il trattamento dell’artrosi: 

infiltrazioni intra-articolari di gel di polinucleotidi.

 

Di recente e’ stato introdotto un nuovo concetto di viscosupplementazione articolare per il trattamento dell’artrosi, tramite l’utilizzo di GEL di Polinucleotidi (PDRN).

Indagini di farmacologia sperimentale eseguite in vitro hanno dimostrato che le molecole PDRN presenti nelle composizioni hanno un’importante azione trofica

su colture primarie di cellule sinoviali, condrociti e biopsie cartilaginee, questa osservazione e’ coerente con l’osservazione clinica che i risultati

delle attivita’ di dette composizioni possono migliorare e mantenere nel tempo un buon compenso clinico funzionale dell’articolazione,

a differenza dei risultati prodotti dall’acido ialuronico che sono piu’ limitati nel tempo.

Il trattamento consiste nella somministrazione intra-articolare di 1 fiala di PDRN a dosaggio 20 mg/ml con cadenza settimanale per 5 volte.

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