RADICCHIO ROSSO

Radicchio Rosso: Proprietà e Benefici

La pianta del radicchio, nome scientifico Chicorium Intybus,

appartiene alla famiglia delle Composite, gruppo delle cicorie.

 

 

Proprietà e Benefici 

Digestivo e Depurativo

 

Il radicchio è un ortaggio con buone proprietà benefiche per la salute, In particolar modo depurative.

Grazie all’alto contenuto di acqua, la presenza di fibre ed principi amari,

favorisce la digestione ed il buon funzionamento dell’intestino.

Sono anche le sostanze amare contenute in questo vegetale a conferirgli proprietà digestive

Infatti queste stimolano la produzione di bile che aiuta a digerire i grassi.

Purifica il Fegato

Stimolando la produzione di bile contribuisce a mantenere il fegato sano ed efficiente.

Diabete

Le fibre presenti nel radicchio hanno la capacità di trattenere gli zuccheri presenti nel sangue.

Per questo motivo il radicchio è consigliato ai soggetti affetti da diabete di tipo 2.

A questo proposito bisogna anche sottolineare che questa insalata contiene inulina.

L’inulina è un composto che aiuta l’organismo a gestire e regolare i livelli di zucchero nel sangue.

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TROPPO SALE FA MALE

Il sale è diventato da secoli una minaccia mortale a causa degli abusi consumati nelle forme evidenti o più nascoste.

 

Di questi rischi e di come aggirarli per vivere meglio parla il gastroenterologo Riccardo Paloscia,

insieme alle linee guida dell’ Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione.

Il sale in eccesso è in agguato dappertutto: patatine, insaccati, formaggi stagionati, cibi in scatola, acque minerali, merendine, prodotti confezionati, dolciumi. 

Ma anche nei menù troppo saporiti di ristoranti, mense, bar.

 

Un esempio per tutti: “i giovani divoratori di patatine e snack ne assumono anche 20 grammi al giorno”, contro una media di circa 10 grammi.

Abbattere la quantità giornaliera portandola sotto i 6 grammi farebbe risparmiare decine di migliaia di vite umane ogni anno.

La ricetta suggerita da Paloscia è una “controcucina fatta di olio crudo, profumi, poco sale e spezie capaci di esaltare il sapore di un cibo in modo intelligente”.

Sostituire i cibi conservati o lavorati con alimenti freschi, aumentare ogni giorno la quantità di frutta e verdura, ridurre il pane troppo salato, consumare occasionalmente formaggi “invecchiati”

e salumi, utilizzare erbe aromatiche e condimenti come limone e aceto per dare sapore.

Riccardo Paloscia, dopo oltre 30 anni di lavoro all’ ospedale San Camillo di Roma, ha continuato ad occuparsi di patologie dell’ invecchiamento – cardiovascolari e neuro-degenerative –

in strutture residenziali per la terza età.

“Dopo lunghi periodi di riduzione dei grassi saturi e del sale – ha spiegato – si sono verificate significative diminuzioni di

complicanze e prolungamenti dei periodi di sopravvivenza di molti ospiti”.

Fonte: Ansa

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FEGATO GRASSO

FEGATO GRASSO

 

Come disintossicare il fegato, 

usando solo gli alimenti giusti

 

Gli esperti identificano come  "fegato grasso", una steatosi epatica che è generalmente causata da un apporto eccessivo di alcol,

carboidrati e lipidi alimentari, o dall'alterata capacità di smaltire i grassi.
Le cause della steatosi epatica sono molte e le più frequenti sono:

  1. 1.Agenti tossici esogeni come molecole "nervine" e farmaci:,fosforo,tetracicline (farmaci antibatterici inibitori della sintesi proteica),
  2. tetracloruro di carbonio (solvente per il lavagalcolgio a secco, liquido di raffreddamento e degli estintori ma attualmente in disuso), steroidi anabolizzanti ecc.
  3. 2.Obesità e relativa iperalimentazione
  4. 3.Dislipidemie (ipertrigliceridemia, ipercolesterolemia LDL ecc.)
  5. 4.Deficit nutrizionale (malnutrizione proteico-energetica che provoca una riduzione delle lipoproteine circolanti; si tratta di una condizione tipica del terzo mondo, dei disagiati, degli alcolisti cronici e dei pazienti psichiatrici)

 

Tutte le cause sopra citate sono molto influenzate dalla dieta del soggetto.

I dietologi sostengono che con un apporto giornalieri di alcuni cibi si possono evitare di avere questo problema, che trascurato o mal curato può avere gravi conseguenze, sino ad arrivare alla cirrosi.

Movimentosalute ne cita alcuni, ma il nostro organismo può assorbirne anche altri altrettanto utili per questo scopo.

Per far regredire lentamente la steatosi è dunque molto importante seguire una dieta sana e bilanciata, che aiuti a tenere sotto controllo il peso e a ridurre i livelli di trigliceridi nel sangue. 

In sintesi, si dovrebbe dare la preferenza ai cereali integrali, alle fonti proteiche magre, al pesce, alla frutta, ai legumi e alla verdura. 

Da limitare sono, invece, i dolci e gli   zuccheri   semplici e le bibite zuccherate, oltre ai grassi saturi, preferendo l’olio  d’oliva  extra  vergine come principale condimento.

E' ampiamente dimostrato che per noi italiani  la dieta mediterranea resta la migliore 

                                      Secondo il “giornale del cibo” 

 

“Il primo consiglio alimentare nella dieta per fegato grasso è quello di consumare dei pasti leggeri, più volte al giorno,

contenenti tutti i nutrienti nelle giuste quantità e proporzioni”. 

Queste regole che valgono per tutte le persone, sono fondamentali nel paziente con steatosi epatica,

al fine di sostenere l’intero processo digestivo ed evitare di sovraccaricare il fegato. 

Ecco quindi che “ai tre pasti principali, quindi colazione, pranzo e cena, che devono essere leggeri e bilanciati,

vanno sempre affiancati uno spuntino a metà mattina e due merende il pomeriggio”.

 

Nella dieta per fegato grasso non devono mai mancare i vegetali. “La verdura è un alimento che può e deve essere consumato in quantità,

sia cruda che cotta, in quanto in grado di fornire il giusto apporto di proteine, sali minerali ed antiossidanti, di sostegno alla funzionalità epatica”. 

Alcuni ortaggi hanno una vera e propria azione tonica sul fegato, per cui è bene mangiarne in quantità:

 Sono  verdure che tutti conoscono bene e piacciono a tutti, quali i carciofi, la cicoria, i broccoli, i peperoni verdi e la lattuga.

 

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LE PAROLE POSSONO GUARIRE

LE PAROLE CHE GUARISCONO

tratto  dal volume dell'A.M.C.O. “Dalla malattia al malato  “

 

 

Riportiamo alcuni brani di questo interessante articolo, scritto da un medico cardiologo americano,

che è stato pubblicato dall'Associazione nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri. 

Noi riteniamo che il medico debba sempre parlare delle possibili situazione nefaste con il proprio paziente .

Più volte Movimentosalute ha affrontato l'argomento della “MEDICINA NARRATIVA” sempre sottovalutato dai medici ed anche quello che riportiamo può, crediamo,

d'essere d'aiuto sia al paziente,  sia al medico che l'ha in cura, sempre utile per migliorare questo importante rapporto, che molte volte porta alla guarigione e non alla morte.

 

Il processo di guarigione richiede qualcosa di più della scienza: deve mobilitare le aspettative positive del paziente e la loro fiducia stimolante nel sostegno dei medici.

Poche cure sono più efficaci di una parola scelta attentamente: i pazienti, infatti, desiderano essere curati e la cura per lo più è dispensata dalle parole. 

Il colloquio, spesso terapeutico di per sé, è uno strumento troppo spesso sottovalulato, anche se l'esperienza medica è ricca di esempi sul potere risanatore delle parole...

Una volta finita la visita di un paziente con gravi problemi alle coronarie, lo invito ad entrare con il coniuge nel mio studio per una sintesi dettagliata della situazione.

Illustro con esattezza le possibili complicazioni e gli esiti del suo disturbo, compresa la possibilità di una morte improvvisa.

Per molti medici questo è un argomento tabù, ma mi è difficile immaginare che un paziente intelligente non sia consapevole di questa possibilità....

Per quanto abbia imparato moltissimo dal mio maestro DE LEVINE i miei migliori maestri sono stati i pazienti che mi hanno arricchito di esperienza clinica

e mi hanno insegnato la complessità della reazione alle parole del medico.

Mi sono reso conto che  UNA PAROLA DA NIENTE PUO' ESSERE FONTE D'INCORAGGIAMENTO E DI SPERANZA.

Anche se avevo utilizzato una parola con significato nefasto, il suo ruolo si rivelò decisivo nella guarigione.

 

 

 

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