Diminuire il consumo di carne per evitare problemi di artrosi
Una dieta che limita
la carne può aiutare nell’artrosi
di Marco Lanzetta Chirurgo
Mano e microchirurgo Centro Nazionale Artrosi
Le recenti autorevoli prese di posizione sulla pericolosità per la salute della carne di allevamento, specie se manipolata e trasformata in un alimento talvolta molto distante dall’originale, si prestano ad alcune considerazioni e a un’estensione del perimetro di analisi.
Se è infatti ormai dimostrato scientificamente che il consumo di carne predisponga ad un aumento della probabilità di sviluppare un tumore, è necessario allargare la discussione anche a patologie
magari non così drammatiche ma non per questo da mettere in
secondo piano.
Mi riferisco all’influenza che l’alimentazione in generale e il
consumo di carne in particolare ha su malattie invalidanti che
nella nostra società rappresentano un motivo di preoccupazione
data la loro enorme incidenza.
Nella mia pratica clinica ho constatato negli ultimi anni una crescente richiesta di cure per le malattie articolari degenerative, come l’artrosi, che affligge milioni di italiani (circa 5 secondo le ultime stime) e che da molti è ancora considerata una forma ereditaria contro la quale non si può fare molto.
In caso di artrosi, il consumo di carne è sicuramente da ridurre o meglio da evitare completamente. I nostri dati, insieme a una rilevante letteratura scientifica internazionale, cominciano a mostrare che una dieta carnivora sostiene e promuove la malattia artrosica.
La carne infatti contiene grassi animali nocivi che vengono trasformati in precursori dell’infiammazione, e quindi concorrono a sostenere il processo flogistico così tipico di questa malattia.