MANGIARE IL POLLO CONCILIA IL SONNO

Il pollo per combattere i disturbi del sonno

I CONSIGLI DEL DR.MARCO BARONI

Il pollo rientra perfettamente in quello schema di alimentazione sano ed equilibrato che prevede,

soprattutto per il pasto serale, cibi facilmente digeribili, che non richiedono un eccessivo impegno da parte dell'apparato digerente.

La carne bianca può essere quindi un rimedio in più per combattere i disturbi del sonno,

che colpiscono circa 12 milioni di italiani, soprattutto donne anche se, per entrambi i sessi,

si evidenzia un trend crescente in relazione all'aumento dell'età. 

Le cause più comuni sono legate allo stress, all'ansia e alle cattive abitudini alimentari.

 

Come cucinare la carne bianca

 

Il pollo quindi, ma anche il tacchino, è tra i cibi migliori per favorire il sonno.

È un alimento leggero che favorisce la sintesi della serotonina e della melatonina,

gli ormoni dell'addormentamento. 

Meglio se cucinato in modo semplice, solo con olio extravergine,

ma si possono usare anche spezie o erbe odorose come basilico, rosmarino e zafferano.

È meglio evitare invece spezie piccanti o eccitanti come pepe, peperoncino o paprika

perché possono provocare un'eccessiva secrezione gastrica e favorire i risvegli notturni.

 

CARATTERISTICHE DELLA CARNE DI POLLO

 

I plus nutrizionali delle carni avicole

 

Eccellente fonte di proteine animali, con un contenuto proteico per 100 grammi di parte edibile che va dai 17 grammi dell’ala con pelle ai 23 del petto,

dalla loro pollo e tacchino hanno anche una considerevole composizione in amminoacidi in grado di fornire un elevato apporto di lisina, istidina e arginina,

oltre che di aminoacidi ramificati (valina, leucina e isoleucina). 

Il tutto a fronte di un contenuto in collagene particolarmente ridotto che, insieme al minor calibro delle fibre muscolari, tipico di queste carni,

le rende particolarmente digeribili e adatte all’alimentazione sia di soggetti sani, sia di chi è affetto da patologie.

 •il ridotto contenuto in grassi (da 1 a 6 grammi per 100 grammi di prodotto, a seconda delle parti utilizzate) e in colesterolo (50-60 mg/100 g), nettamente più basso rispetto ad altre fonti proteiche animali;

•il buon contenuto in acido oleico, monoinsaturo, un elemento al quale la comunità scientifica attribuisce notevole importanza nel ridurre l’impatto negativo sulla salute del colesterolo e dei lipidi in genere;

•il rapporto fra acidi grassi insaturi (“buoni” per la salute) e saturi (“cattivi”) di 0,92 per il petto di pollo, molto vicino a quello raccomandato (intorno a 1) per una dieta ottimale;

•il moderato valore energetico: 100 kcal per 100 grammi di petto di pollo, 104 kcal per 100 grammi di fesa di tacchino, 125 kcal per 100 grammi di coscia di pollo con pelle.

•il buon contenuto di vitamine e di minerali: zinco, rame e ferro, simile a quello riscontrabile in altri tipi di carni.

Leggi tutto...
Sottoscrivi questo feed RSS