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La Gotta e l'Acido Urico

La Gotta e l'Acido Urico

 

LA GOTTA -PROBLEMI CARDIACI

 

I nuovi risultati sono molto importanti perché fino ad ora si disponeva solo di casistiche su popolazioni singole, grazie all'EURIKA Study si hanno invece dei dati che dimostrano a livello continentale, in popolazioni che si nutrono in maniera diversa e che quindi producono diversamente acido urico, la stretta correlazione tra i livelli di questa sostanza e il rischio cardiovascolare.

Claudio Borghi rimarca il fatto che il numero di pazienti a cui viene

diagnosticata la gotta è incrementato negli ultimi due decenni con varie

co morbilità associate a questa patologia, un aspetto che deve spingere verso una maggiore comprensione dei collegamenti tra i livelli di acido urico sierico e il rischio cardiovascolare.

La comprensione di certi meccanismi è il primo passo per migliorare il trattamento della patologia nei pazienti. A livello nazionale diverse società scientifiche, come la Società europea per l'Ipertensione, la Lega Europea contro il Reumatismo e la Società Europea di Cardiologia, stanno lavorando a un documento di consenso che attesti l'acido urico come marker di rischio cardiovascolare.

 

La gotta: rimedi e incidenza

 

Negli ultimi decenni l'incidenza della gotta è quasi raddoppiato a causa dell'invecchiamento della popolazione, dell'aumento dei casi di sindrome metabolica e dei cambiamenti nella dieta. La gotta viene considerata una malattia del "benessere" ed era storicamente conosciuta come "la malattia dei re" o la "malattia dei ricchi".

Sebbene l'incidenza media della gotta è stimata intorno all'1-2 per cento, il dato sale fino al 7 per cento tra gli over 65 di sesso maschile. Nelle donne l'incidenza cresce invece dopo la menopausa, in Italia circa il 3 per cento delle ultra-ottantacinquenni convivono con la gotta.

Da una parte abbiamo quindi visto che la maggiore diffusione è legata alla longevità, si vive di più per cui aumenta la quota delle persone in cui una ridotta funzionalità renale può causare l'accumulo di acido urico.

Questa sostanza si deposita sotto forma di cristalli a livello delle articolazioni, causando l'infiammazione e il dolore. Dall'altra bisogna stare attenti al legame dieta gotta, certi alimenti sarebbero infatti da consumare con moderazione.

Particolare attenzione va posta verso alimenti quali la carne rossa e bevande come la birra e quelle dolcificate col fruttosio.

La gotta è una patologia curabile, oltre a una particolare attenzione verso la dieta, oggi si hanno a disposizione diversi farmaci in grado di abbassare i livelli di acido urico nel sangue, è però importante intervenire tempestivamente per bloccare l'attacco acuto.

Per evitare che i sintomi della gotta si ripresentino è inoltre importante continuare sempre con la terapia prescritta dallo specialista.

 

ALIMENTI CONSENTITI E CONSIGLIATI

  • Pasta e riso non integrale, grissini, crackers, fette biscottate, cereali. L’Amido aiuta l’escrezione di acido urico.
  • Latte e suoi derivati come yogurt e ricotta.
  • Formaggi, soprattutto a basso contenuto di grassi come asiago, bel paese, crescenza, fior di latte, fontina, mozzarella, scamorza e tra gli stagionati il Grana Padano DOP che è un concentrato di latte, ma meno grasso del latte intero perché parzialmente decremato durante la lavorazione, il suo consumo favorisce il raggiungimento del fabbisogno giornaliero di calcio, zinco, selenio e vitamine del gruppo B tra cui la B12 oltre alla vitamina A.
  • Uova.
  • Verdure consumare almeno una porzione ad ogni pasto, cruda o cotta e preferire barbabietole, bietole, broccoli, carciofi, cardi, carote, cavolini di bruxelles, indivia, insalata, lattuga, patate, pomodori, rape, zucca.
  • Frutta fresca come albicocche, arance, kiwi, mele, melone, pere, pesche. Non superare il quantitativo di 300 grammi al giorno. Le ciliegie hanno una particolare efficacia nel ridurre i livelli di uricemia come anche gli agrumi ricchi in vitamina C.
  • Olio extravergine di oliva per condire le pietanze preferibilmente a crudo, aggiunto con moderazione e dosato con il cucchiaino.
  • Acqua, almeno 1,5-2 Litri di liquidi al giorno (preferibilmente acqua oligominarale naturale)

 

 

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