Prevenzione oncologica:
il ruolo di una sana alimentazione
IDr. Daniele Grumiro è impegnato nel settore della Nutrizione, in particolare della Nutrizione in Oncologia. Napoli
http://www.dgmedical.it/1/dott_daniele_grumiro_3666225
Uno stile di vita sano, che include una serie di regole per l’alimentazione, può ridurre il rischio di un tumore. Intervista al Dott. Daniele Grumiro,
esperto in Nutrizione Oncologica.
Genetica, ambiente, stile di vita: sono diversi i fattori
che concorrono allo sviluppo del tumore al seno.
Tra questi, come e quanto incide l'alimentazione?
In condizione normali, la maggior parte delle cellule dell'organismo si divide e si duplica in una maniera ordinata e ben regolata, ma se, per diverse cause,
i meccanismi regolatori si alterano, le cellule si duplicano incontrollatamente dando origine ad una massa di cellule definita 'tumore'.
La genetica nell'insorgenza del tumore ha un ruolo importante, ci sono sempre alterazioni a livello dei geni che portano alla formazione del tumore.
Anche la 'familiarità' può avere un ruolo; se ci sono stati diversi casi di cancro in famiglia occorre prestare maggiore attenzione, seguire stili di vita sani e sottoporsi
con regolarità ai controlli suggeriti dal proprio medico. È possibile ereditare un gene mutato che rende la cellula più suscettibile alla malattia ma,
perché il tumore possa svilupparsi e crescere è necessario che si verifichino altre mutazioni;
pertanto anche se si parla di 'familiarità' non significa che tutti i membri di una famiglia prima o poi si ammaleranno.
Parliamo di prevenzione del cancro:
quali sono gli alimenti più adatti allo scopo?
Quando si parla di prevenzione non esiste un unico alimento ma un insieme di alimenti o meglio uno stile di vita che, rispettando alcune regole, può ridurre drasticamente il rischio di ammalarsi di cancro. Se pensiamo al tumore al seno bisogna evitare le brusche variazioni glicemiche quindi, non bisogna abbondare con gli zuccheri, mentre la carne non ha rilevanza significativa, cosa diversa se invece si parla di carni lavorate (insaccati, carne in scatola); se invece si pensa al tumore colon-retto la carne ha una rilevanza molto maggiore, in particolare le carni grasse.