POTASSO ALTO O BASSO

POTASSIO ALTO O BASSO: SINTOMI, VALORI DI RIFERIMENTO, RIMEDI

da cure naturali.it di Monia Farina

 

 

Il potassio (simbolo K) è uno dei più importanti minerali presenti nel nostro corpo; alterazioni

della sua quantità nel sangue possono causare conseguenze anche gravi, in quanto è fondamentale

per il corretto funzionamento delle cellule nervose e muscolari, in particolare del cuore.

È ingerito attraverso gli alimenti ed eliminato soprattutto attraverso l’urina. I livelli ematici

(ovvero la concentrazione nel sangue) sono strettamente correlati a quelli del sodio,

se la concentrazione del sodio diminuisce, quella del potassio sale: quindi attenzione,

serve al nostro corpo un bilancio corretto di tutti i minerali, nessuno deve essere in eccesso o in carenza.

 

Potassio alto: sintomi, valori di riferimento, rimedi

 

I sintomi di una iperkaliemia, ovvero del potassio alto, in alcuni casi non sono manifesti, oppure sono molteplici, alcuni anche gravi, e comprendono:

> Confusione mentale;

> intorpidimento e formicolio a mani e piedi;

> respirazione difficile;

> difficoltà nei movimenti (paralisi flaccida);

> rallentamento del battito cardiaco;

> arresto cardiaco.

I valori di riferimento per il potassio alto sono valori superiori a 5.2 mmol/l (o mEq/l).

Infatti i valori di riferimento per il potassio nel sangue sono compresi tra 3.6 e 5.2 mmol/l (o mEq/l), con un’avvertenza:

i valori di riferimento per le vostre analisi saranno strettamente dipendenti dal laboratorio in cui vengono effettuate.

Pertanto fate sempre attenzione ai valori di riferimento presenti sul vostro referto.

Il primo rimedio per un valore di potassio alto è risalire alla sua causa, che potrebbe essere una pregressa malattia quale: insufficienza renale, emolisi, trauma, malattia di Addison, acidosi metabolica, malnutrizione.

 

In caso si sia già identificata la causa, ecco i principali rimedi naturali per il potassio alto:In caso di valori eccessivi di potassio alto

e di sintomi gravi o insufficienza renale, i rimedi saranno farmacologici: somministrazione di insulina e glucosio che fanno riassorbire il potassio circolante dalle cellule: per proteggere il cuore si somministra anche il calcio per endovena.

In situazioni di emergenza può rendersi necessario il ricorso alla dialisi.

 

 

Potassio basso: sintomi, valori di riferimento, rimedi

 

In caso invece della situazione opposta, in cui i valori del potassio siano bassi, i sintomi possono essere:

> Debolezza muscolare e paralisi in alcuni casi;

> irritabilità;

> sintomi cardiaci: tachiacrdia, aritmie, arresto cardiaco;

> aumento della diuresi;

> aumento della frequenza del respiro;

> stipsi;

> riduzione dell’appetito.

I valori di riferimento per il potassio basso sono valori inferiori a 3,6 mmol/l (o mEq/l).

Infatti i valori di riferimento per il potassio nel sangue sono compresi tra 3,6 e 5,2 mmol/l (o mEq/l), con un’avvertenza:

i valori di riferimento per le vostre analisi saranno strettamente dipendenti dal laboratorio in cui vengono effettuate

Il primo rimedio in una situazione di potassio basso è la definizione e risoluzione delle sue cause,

che possono essere molteplici, per esempio: vomito, diarrea, alcolismo, carenza di acido folico, eccesso di lassativi o di diuretici, sindrome di Cushing, ustioni, febbre, sudorazione eccessiva.

In caso di potassio basso, salvo altre cause, come abbiamo visto, i rimedi più comuni sono legati all’alimentazione.

 

MOVIMENTOSALUTE  onlus si adopera da sempre per consigliare ai lettori un controllo costante delle analisi del sangue,

soprattutto anche i valori del Potassio, un elemento chimico, poco conosciuto dai non addetti ai lavori , ma che può arrecare molti danni all’organismo. 

Sopratutto i cardiopatici che devono prendere dei diuretici, sono i più soggetti ad avere nel sangue, una minore quantità di Potassio

ed è per questo motivo che i cardiologi prescrivono quasi sempre l’acquisizione di pillole contenenti questo minerale.

Leggi tutto...

FIBRE ALIMENTARI

Fibre alimentari: 

i benefici e i rischi per la salute

da paginemediche.it

 

Le fibre sono alimenti importanti, favoriscono il processo di assorbimento dei nutrienti e la motilità dell'intestino. 

Esistono tuttavia anche delle controindicazioni a cui bisogna prestare attenzione. 

Anche nel campo dell'alimentazione vigono leggi che, pur se non scritte, risultano estremamente condizionanti e

accettate dalla maggioranza: una di queste è quella relativa al posto che le fibre occupano nell'immaginario collettivo.I benefici delle fibre

Preceduti da un decennio di amore sviscerato per la crusca, che fece la fortuna di negozi allora dimenticati come quelli di granaglie,

sono usciti sul mercato miriadi di prodotti che enfatizzano la loro efficacia con la presenza di fibre. Come al solito noi di ASIA siamo chiamati a fare chiarezza.

Prima di tutto va precisato che le fibre non sono alimenti buoni o nocivi di per sè in quanto non vengono digerite, ma sono importanti in quanto

favoriscono alcune funzioni nel processo di assorbimento dei nutrienti

Si distinguono in solubili e non solubili. Le prime hanno un ruolo nel ridurre l'assorbimento di zuccheri e grassi, le seconde producono un effetto massa

che favorisce il transito intestinale e quindi la defecazione, soprattutto se accompagnate da un congruo apporto di liquidi, in particolare acqua.

Tutte producono un buon senso di sazietà e quindi aiutano a ridurre l'introito di cibo. Giocano un ruolo anche nel favorire la crescita

delle flora batterica intestinale non patogena e quindi indirettamente nel potenziare l'apparato immunitario. 

Queste caratteristiche le rendono un cibo di sicura importanza nell'alimentazione umana.

Leggi tutto...
Sottoscrivi questo feed RSS