Come è fatto il nostro cuore
COME FATTO IL NOSTRO CUORE
Per vivere sani e tranquilli
CONOSCERE PER PREVENIRE
tratto dal libretto pubblicato da Roberto G.Bijno
ex presidente “Amici del Cuore Piemonte” da lui fondato
presso l' Ospedale Molinette di Torino- Cardiologia2
Il cuore è in pratica una pompa che nasce con noi e ci segue per tutta la vita. É stato calcolato che durante la vita media di una persona, il cuore esegue oltre 3 miliardi di battiti:
un lavoro inimmaginabile che il nostro corpo compie senza mai fermarsi, senza mai perdere un colpo, una macchina perfetta, superiore certamente a qualsiasi motore che l’uomo sia mai riuscito a costruire.
Il nostro cuore pompa di media, oltre 8000 litri di sangue al giorno.
Questo significa anche che in un solo anno ne pompa oltre 3.000 tonnellate.
Il cuore è costituito da uno speciale tessuto muscolare chiamato il “miocardio” che è formato da quattro cavità che sono chiamate:
• atrio destro e atrio sinistro
• ventricolo destro e ventricolo sinistro
Il sangue che proviene, attraverso le vene entra nell’atrio destro e poi viene spin- to nei nostri polmoni per essere ossigenato.
Terminata questa operazione il sangue entra nell’atrio sinistro, passando nel ventricolo sinistro
e poi successivamente in tutto il nostro corpo.Le arterie che devono svolgere tutto questo enorme lavoro di “miscelazione” sono chiamate coronarie e sono tre.
Le statistiche sull’infarto
In tutto il mondo le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte e la quinta causa di malattia.
Quindi più pericolose del cancro, se si può fare una graduatoria di questo genere. Contrariamente a quanto si possa pensare, le malattie cardiovascolari rappresenta- no oggi la principale causa di morte nelle donne e ogni anno muoiono per problemi cardiaci più donne che uomini. In realtà, fino all’età della menopausa la donna risulta protetta dalle malattie cardiache; dopo i 50 anni si assiste invece a un progressivo aumento dell’incidenza di tali malattie nella popolazione femminile.
Dai settanta anni in poi, però, la mortalità e la morbidità (cioè il numero di malattie non fatali) cardio- vascolari nei due sessi tendono ad eguagliarsi.
In Italia
I valori di mortalità più alti si registrano nell’Italia del Nord, quelli più bassi nell’Ita- lia del Centro e del Sud, con una differenza che era molto elevata agli inizi degli anni ‘70,
ma è andata riducendosi gradualmente, fino a minimizzarsi all’inizio degli anni ‘90. L’Istat nel 1994 ha effettuato una indagine particolareggiata sulle condizioni di salute della popolazione,
valutando anche la diffusione delle malattie cardiovascolari (iper- tensione arteriosa, infarto del miocardio, angina pectoris, ecc.).
Le percentuali più elevate di persone con infarto del miocardio si hanno in Friuli-Venezia Giulia,Liguria e Umbria (tutte con 2,1%). La percentuale più bassa,invece,spetta alla Puglia (con 0,7%).
Per quanto riguarda l’angina pectoris la percentuale più alta è stata registrata nelle Marche (1,8%), quella più bassa in Trentino, in Campania e in Basilicata (0,6%).
Per tutti gli altri disturbi del cuore, la percentuale più alta si trova in Umbria (5,0%) e quella più bassa in Puglia (2,5%).