CELLULITE

Cellulite: sintomi, cause

 

La cellulite si forma quando la microcircolazione sanguigna viene compromessa e finisce con l'ingolfarsi

e far soffrire il tessuto adiposo sottocutaneo.

In relazione  della gravità del disturbo, si distinguono tre tipi di cellulite: cellulite compatta, flaccida o edematosa.

La cellulite compatta colpisce di preferenza soggetti in buona condizione fisica e con una muscolatura tonica

e spesso si tratta di una semplice ritenzione idrica dovuta a perdita di liquidi a causa dello sforzo fisico.

La cellulite flaccida si manifesta specialmente in persone di mezza età, che hanno un tessuto ipotonico; 

la cellulite edematosa, infine, si manifesta in associazione a quella compatta, di preferenza sulle gambe,

e rappresenta la conseguenza abbastanza comune di patologie circolatorie.

 

        COME combattere la cellulite

 

                         SONO ESSENZIALMENTE  3 regole, che sono sempre quelle che la nostra onlus  :

”MOVIMENTOSALUTE” consiglia ed invita mensilmente i nostri lettori e Soci ad adottare:

         La prevenzione, 

         l’alimentazione e 

         l’attività fisica.

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LE PROPRIETA' DELL'ALOE

Aloe vera: origini, usi e proprietà

da pagine mediche.it

 

Depura l’intero organismo dalle tossine nocive, restituendo una pelle fresca,

prevenendo l’invecchiamento e fornendo una sferzata di energia.

Il riferimento è all’Aloe vera, la pianta dalle cui foglie si spremono succhi e gel - 

particolarmente apprezzati dagli appassionati della medicina naturale - presenti in tutte le erboristerie. 

 

Una tradizione antica che si rinnova

 

Nota da millenni per le sue proprietà terapeutiche, l’aloe è una pianta grassa originaria dell’Africa centrale, ma l’habitat nel quale cresce è molto ampio e include sia il bacino del Mediterraneo,

sia i paesi orientali come l’India, le isole dell’Oceano indiano, gli Stati Uniti e il Messico fino ad arrivare in Venezuela e in Oceania.

Attualmente è diffusa soprattutto nella medicina tradizionale di paesi come la Cina, l’India, il Giappone, ma anche in Occidente ha un riscontro importante. Il suo nome - 

sotto il quale sono elencate numerose specie (tra le quali, appunto, l’Aloe vera) tutte appartenenti al genere Liliaceae - deriverebbe dall’arabo “alua”, che significa amaro,

oppure dall’ebraico “halat”, che ha lo stesso significato. In entrambi i casi è chiara l’allusione al sapore amaro.Le proprietà curative

Sono particolarmente diffusi i prodotti a base di gel di aloe per utilizzo esterno: in qualità di cicatrizzante e antibatterico per risolvere alcune problematiche dermatologiche, in caso di scottature,

ustioni, oppure di psoriasi, ma anche come protezione solare o idratante. Oltre agli impieghi del settore cosmesi: fluidi, creme, balsami, lozioni, impacchi.

La formulazione orale, invece, viene consumata come lassativo, disintossicante, tonico e stimolante delle difese immunitarie

Alcuni persone, poi, acquistano l’Aloe vera contro il mal di gola, per perdere peso più rapidamente, preservare le funzioni cardiache o utilizzandola come antinfiammatorio. 

Altre ancora considerano questa pianta utile nella prevenzione o nel trattamento del diabete.

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PORRI E VERRUCHE

I porri e le verruche

 

Cosa sono le verruche e i porri e come si presentano? 

Quelle piccole escrescenze che compaiono su mani e piedi sono di origine virale e non sono pericolose per la salute,

 ma possono essere molto fastidiose. 

http://donna.fanpage.it/

 

Come riconoscere le verruche o porri

 

Le verruche si sviluppano principalmente su mani e piedi ma possono colpire anche altre parti del corpo come: gomiti e ginocchia. 

Cambiano di aspetto in base a dove sono localizzate: possono essere filiformi, piatte, rilevate. 

 

Verruche comuni (dette anche porri)

hanno una superficie non regolare e un colore grigio-giallastro. 

Quando si sviluppano nella zona intorno alle unghie delle mani, hanno forma simile ad una lenticchia, e hanno un colore che va dal grigio al marrone, in base alla quantità dei punti neri presenti all'interno.

 

 

Verruche plantari: 

 

Crescono sulla pianta del piede e, quello che si nota, è come un piccolo foro con attorno pelle ruvida. 

Spesso sono scambiate per calli e, rispetto alle verruche comuni sono più morbide anche se, data la zona possono risultare fastidiose.

 

                     Le  terapie

 

La più diffusa terapia locale é l’applicazione locale di neve carbonica o azoto liquido (Crioterapia), anche se spesso è necessario ripetere più volte l’applicazione.

Spesso il paziente ricorre ad acidi o sostanze caustiche con scarsi risultati se non usati in maniera corretta.

Molto usata è la diatermocoagulazione, che però può lasciare cicatrici. E’ sicuramente da sconsigliare, per lo stesso motivo e per le probabili recidive, l’intervento chirurgico.

 

              Trattamenti Laser

 

I trattamenti laser utilizzati per la cura delle verruche sono due: il Laser CO2 che può essere usato con successo, ma è sempre possibile un residuo cicatriziale,

oppure il Dye Laser, che è un particolare tipo di Laser pulsato a colorante che distrugge, con un trattamento che non ha bisogno di anestesia e senza lasciare cicatrici od avere effetti collaterali,

in maniera selettiva, soltanto i vasi sanguigni anomali che provvedono al nutrimento delle cellule infettate dal virus senza danneggiare il tessuto adiacente.

 

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VENE VARICOSE

VENE VARICOSE (VARICI)

www.my-personaltrainer.it/bellezza/vene-varicose.html

 

L' Organizzazione Mondiale della Sanità definisce le vene varicose (o varici)

come delle dilatazioni abnormi e sacculari delle vene,

soprattutto degli arti inferiori, che spesso assumono un andamento tortuoso.

 

Esse rappresentano una patologia frequente ma generalmente ben sopportata, per cui comunemente il paziente adotta spontaneamente rimedi come il riposo con gambe sopraelevate,

calze elastiche, massaggi con opportune pomate. Solo in rari casi quindi le vene varicose giungono all'attenzione del medico.

Solamente l'1,1% dei maschi ed il 2,2% delle femmine vengono ricoverati per intervento chirurgico alle varici degli arti inferiori. Le sedi più frequentemente colpite sono rappresentate dalle vene superficiali degli arti inferiori.

 

L' organizzazione Mondiale della Sanità definisce le vene varicose (o varici) come delle dilatazioni abnormi e sacculari delle vene, soprattutto degli arti inferiori, che spesso assumono un andamento tortuoso.

Esse rappresentano una patologia frequente ma generalmente ben sopportata, per cui comunemente il paziente adotta spontaneamente rimedi come il riposo con gambe sopraelevate,

calze elastiche, massaggi con opportune pomate. Solo in rari casi quindi le vene varicose giungono all'attenzione del medico.

Solamente l'1,1% dei maschi ed il 2,2% delle femmine vengono ricoverati per intervento chirurgico alle varici degli arti inferiori. 

Le sedi più frequentemente colpite sono rappresentate dalle vene superficiali degli arti inferiori.

                    Le cause

I  fattori che possono far sviluppare le vene varicose:

 

  • Stitichezza, che ostacola il ritorno di sangue venoso verso l'alto
  • Obesità
  • Deficienza della pompa muscolare
  • Lavoro in ortostatismo (stazione eretta) in ambiente caldo (che favorisce una dilatazione dei vasi)
  • Alterazioni delle vene presenti alla nascita (congenite);
  • Età (tra i 30 e 50 anni);
  • Sesso (femminile prevalentemente).

 

Ma la reale causa della dilatazione delle vene degli arti inferiori, tuttavia, non è ancora stata definita; esistono sostanzialmente due ipotesi per cui si ritengono responsabili,

rispettivamente, le valvole e la struttura della parete venosa. 

L'ipotesi di una degenerazione valvolare sembra oggi difficilmente sostenibile: le tecniche con ultrasuoni hanno permesso di evidenziare come i rami di alcune vene

degli arti inferiori possano subire una degenerazione varicosa anche quando si ha una buona continenza valvolare. 

 

 

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