RADICCHIO ROSSO

Radicchio Rosso: Proprietà e Benefici

La pianta del radicchio, nome scientifico Chicorium Intybus,

appartiene alla famiglia delle Composite, gruppo delle cicorie.

 

 

Proprietà e Benefici 

Digestivo e Depurativo

 

Il radicchio è un ortaggio con buone proprietà benefiche per la salute, In particolar modo depurative.

Grazie all’alto contenuto di acqua, la presenza di fibre ed principi amari,

favorisce la digestione ed il buon funzionamento dell’intestino.

Sono anche le sostanze amare contenute in questo vegetale a conferirgli proprietà digestive

Infatti queste stimolano la produzione di bile che aiuta a digerire i grassi.

Purifica il Fegato

Stimolando la produzione di bile contribuisce a mantenere il fegato sano ed efficiente.

Diabete

Le fibre presenti nel radicchio hanno la capacità di trattenere gli zuccheri presenti nel sangue.

Per questo motivo il radicchio è consigliato ai soggetti affetti da diabete di tipo 2.

A questo proposito bisogna anche sottolineare che questa insalata contiene inulina.

L’inulina è un composto che aiuta l’organismo a gestire e regolare i livelli di zucchero nel sangue.

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L'OBESITA' E' IN AUMENTO

 Combattiamo l’obesità insieme

 

E’ la campagna di sensibilizzazione promossa dall’European Association for the Study of Obesity (EASO)

nell’ambito della European Obesity Day, la Giornata Europea dell’Obesità che si è celebrata il 20 maggio

in collaborazione con comunità mediche, associazioni di pazienti e istituzioni.

L’obiettivo è di informare il maggior numero possibile di persone sull’urgenza di combattere l’obesità,

dando voce a tutti coloro che soffrono di problemi legati al peso eccessivo.

 

Gli obesi in Italia

 

L’Organizzazione Mondiale della Sanità parla di 1,9 miliardi di persone in sovrappeso, di cui 600 milioni obesi. 

Un’indagine EASO rivela che in Italia gli obesi sono 6 milioni; oltre un terzo della popolazione adulta è in sovrappeso (35,3%),poco meno di una persona su 10 è obesa (9,8%) e – a causa di complicanze legate alla malattia - una persona ogni 10 minuti muore (57mila decessi all’anno e oltre mille a settimana).

Le regioni meridionali presentano la prevalenza più alta di persone di 18 anni e oltre obese (Molise 14,1%, Abruzzo 12,7% e Puglia 12,3%)

e in sovrappeso (Basilicata 39,9%, Campania 39,3% e Sicilia 38,7%) in confronto alle regioni settentrionali, che mostrano dati più bassi di prevalenza di obesità

(Lombardia 8,7%, Piemonte 8,9%) e sovrappeso (Valle d’Aosta 30,4%, Lombardia 31,9%).

Risulta in sovrappeso il 44% degli uomini rispetto al 27,3% delle donne e obeso il 10,8% degli uomini rispetto al 9% delle donne. 

Il sovrappeso passa dal 14% della fascia di età 18-24 anni al 46% tra i 65-74 anni, mentre l’obesità dal 2,3% al 15,3% per le stesse classi di età.

Percentuali alla mano, l’obesità non rappresenta solo un problema medico e sanitario, ma anche un costo importante per il Sistema Sanitario Nazionale:

si calcola che nel 2012 questa condizione sia stata responsabile del 4% della spesa sanitaria italiana. 

Ciò anche a causa della comorbidità (la coesistenza di più patologie differenti in un unico individuo): sovrappeso ed eccesso ponderale sono responsabili

di circa l’80% dei casi di diabete, del 55% dei casi di ipertensione e del 35% di quelli di tumore e di cardiopatia ischemica.

La colpa, spesso, risiede nella poca propensione alla prevenzione e nella scarsa attenzione nei confronti di uno stile di vita adeguato a ridurre il rischio delle malattie croniche non trasmissibili come è, appunto, l’obesità.

 

L’obesità è curabile

 

L’obesità è una malattia curabile - spiega Michele Carruba, direttore del Centro di Studio e Ricerca sull’Obesità dell’Università degli Studi di Milano

- ed è indispensabile avviare una serie di attività volte da un lato a sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione,

dall’altro a rendere consapevole la classe politica e dirigente che affrontare l'epidemia di obesità non è più procrastinabile”.

Affinché ciò sia possibile - suggeriscono gli specialisti - occorre partire dalla creazione delle “Obesity Unit”,

veri e propri centri di riferimento con un approccio multidisciplinare dove il paziente obeso possa essere seguito

in ogni aspetto della cura da esperti dietologi, nutrizionisti, psicologi e chirurghi.

 

Da quando è nata, l’Associazione onlus MOVIMENTO SALUTE ha sempre avuto tra i suoi principali obiettivi,

proprio quello di combattere l’obesità, dando consigli sulla alimentazione da tenere, senza grossi sacrifici e costi.

Ma purtroppo abbiamo notato che poche sono le persone che ci sostengono in questa campagna

ed invece troviamo generalmente solo tanto poco interesse sull’argomento ed indifferenza.

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LE PROPRIETA' DELL'ALOE

Aloe vera: origini, usi e proprietà

da pagine mediche.it

 

Depura l’intero organismo dalle tossine nocive, restituendo una pelle fresca,

prevenendo l’invecchiamento e fornendo una sferzata di energia.

Il riferimento è all’Aloe vera, la pianta dalle cui foglie si spremono succhi e gel - 

particolarmente apprezzati dagli appassionati della medicina naturale - presenti in tutte le erboristerie. 

 

Una tradizione antica che si rinnova

 

Nota da millenni per le sue proprietà terapeutiche, l’aloe è una pianta grassa originaria dell’Africa centrale, ma l’habitat nel quale cresce è molto ampio e include sia il bacino del Mediterraneo,

sia i paesi orientali come l’India, le isole dell’Oceano indiano, gli Stati Uniti e il Messico fino ad arrivare in Venezuela e in Oceania.

Attualmente è diffusa soprattutto nella medicina tradizionale di paesi come la Cina, l’India, il Giappone, ma anche in Occidente ha un riscontro importante. Il suo nome - 

sotto il quale sono elencate numerose specie (tra le quali, appunto, l’Aloe vera) tutte appartenenti al genere Liliaceae - deriverebbe dall’arabo “alua”, che significa amaro,

oppure dall’ebraico “halat”, che ha lo stesso significato. In entrambi i casi è chiara l’allusione al sapore amaro.Le proprietà curative

Sono particolarmente diffusi i prodotti a base di gel di aloe per utilizzo esterno: in qualità di cicatrizzante e antibatterico per risolvere alcune problematiche dermatologiche, in caso di scottature,

ustioni, oppure di psoriasi, ma anche come protezione solare o idratante. Oltre agli impieghi del settore cosmesi: fluidi, creme, balsami, lozioni, impacchi.

La formulazione orale, invece, viene consumata come lassativo, disintossicante, tonico e stimolante delle difese immunitarie

Alcuni persone, poi, acquistano l’Aloe vera contro il mal di gola, per perdere peso più rapidamente, preservare le funzioni cardiache o utilizzandola come antinfiammatorio. 

Altre ancora considerano questa pianta utile nella prevenzione o nel trattamento del diabete.

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CUORE

Cuore:

è il 'big killer' degli italiani; cresce il diabete, 3 mln i malati

 

E' il cuore il 'big killer' degli italiani: le malattie del sistema circolatorio restano infatti la prima causa di morte con 224.830 decessi (il 38,2%) nel 2009, seguite dai tumori con 174.678 decessi (il 29,7%).

 

Continua ad aumentare l'incidenza del diabete: in Italia si contano ormai tre milioni di malati. Sono i dati contenuti nella relazione sullo Stato Sanitario del Paese presentata oggi al Ministero della Salute. Tra le donne, le malattie cardiovascolari si confermano principale causa di morte con 127.060 decessi (il 42,1%), mentre i tumori rappresentano la seconda causa con 76.112 decessi (il 25,2%).

 

Tra gli uomini, la prima causa di morte è rappresentata invece dai tumori con 98.566 decessi (il 34,4%), seguita immediatamente dalle malattie del sistema cardiocircolatorio con 97.770 decessi (il 34,1%). Le malattie del sistema respiratorio in Italia sono la terza causa di morte, responsabili di 39.949 decessi (6,8%), di cui 22.329 tra gli uomini e 17.620 tra le donne.

 

I dati ISTAT, si legge nel rapporto, indicano che la prevalenza del diabete mellito in Italia è in regolare aumento nell'ultimo decennio. Risulta diabetico il 4,9% della popolazione (5,0% delle donne, 4,7% degli uomini), pari a circa 3 milioni di persone. La prevalenza del diabete aumenta con l'età fino al 19,8% nelle persone con età uguale o superiore ai 75 anni.

 

Nelle fasce d'età tra 35 e 64 anni la prevalenza è maggiore fra gli uomini, mentre oltre i 65 anni è più alta fra le donne ed è più alta nel Sud e nelle Isole, con un valore del 6,0%, seguita dal Centro con il 5,1% e dal Nord con il 4,0%. Si stima infine che siano attribuibili al fumo di tabacco dalle 70.000 alle 83.000 morti l'anno, oltre il 25% di questi decessi è compreso tra i 35 ed i 65 anni di età. Su 52 milioni di abitanti con età superiore ai 14 anni, i fumatori sono circa 11,6 milioni (22,3%) di cui 7,1 milioni di uomini (28.4%) e 4,5 milioni di donne (16.6%).

 

 

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