LA MEDITAZIONE

Meditazione, i benefici per mente e corpo

da paginemediche.it

 

I benefici della meditazione sono innumerevoli: riduce stress, rabbia e paura,

allevia i sintomi di ansia e depressione, aiuta chi fatica a trovare la giusta concentrazione,

a maggior ragione in una vita frenetica come quella attuale. 

 

MOVIMENTOSALUTE onlus, ha tra i membri del suo Comitato Scientifico, un medico particolarmente esperto di tecniche di meditazione.

Si tratta del dr. Luigi Torchio di Torino, già più volte presente sulla nostra testata 

“ BENESSERE CREATIVO” organo di stampa della nostra Associazione ed il suo curriculum

lo potete trovare tra le pagine del  nostro sito: www.movimentosalute.it

 

Perché fare meditazione?

 

Riuscire a concentrare l’attenzione su se stessi e sul proprio respiro – abbandonandosi a percezioni, sensazioni, pensieri ed emozioni,

isolandosi dall’ambiente esterno per toccare un livello di maggiore cognizione e di calma interiore – aiuta a rivolgere l’attenzione al momento presente, al vivere “qui” ed “ora”.

Dopo aver indossato abiti comodi, per praticare la meditazione è fondamentale la scelta di un posto tranquillo dove potersi concentrare senza interruzioni né distrazioni. 

Buona norma è stabilire, prima di iniziare, quello che sarà il tempo da dedicare alla meditazione: gli esperti suggeriscono due sessioni quotidiane da venti minuti, ma è possibile cominciare con una seduta quotidiana da cinque minuti.

Molto importante, inoltre, è la posizione che si assume durante gli esercizi, un aspetto che precede una fase essenziale:

quella dello stretching prima della meditazione. Meditare fa bene, e l’età non deve essere un limite. 

 

Ecco una serie di benefici della meditazione.

Rimedio naturale per ansia e depressione: la pratica costante della meditazione è uno dei migliori rimedi naturali per combattere ansia e depressione. Inoltre aiuta a diminuire la percezione personale di stress.

• Migliorare concentrazione e memoria: merito delle tecniche di rilassamento, ma le tecniche di meditazione favoriscono anche l’empatia nei confronti delle persone, promuovendo sentimenti migliori e comportamenti virtuosi.

• Conoscersi meglio: conoscere meglio il proprio “io” e, a livello pratico i propri limiti, valutando a fondo pregi e difetti, è uno degli obiettivi di questa pratica per recuperare un sano equilibrio interiore.

• Ridurre il dolore fisico: la pratica della meditazione può assumere un ruolo importante nella riduzione del dolore correlato alle malattie oncologiche e nel contenimento degli effetti collaterali della chemioterapia.

• Aumentare la produttività: attraverso la meditazione è possibile abituare il cervello a raggiungere la più alta concentrazione in ogni momento, partendo dalle situazioni che la richiedono maggiormente (come l’ambito scolastico oppure quello professionale).

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IPERTENSIONE

Ipertensione Arteriosa

da paginemediche.it

 

L'ipertensione arteriosa consiste nell'innalzamento della pressione del sangue sulle pareti delle arterie oltre i valori normali.

L'ipertensione arteriosa è una condizione potenzialmente pericolosa per l'organismo e costituisce un fattore di rischio cardiovascolare.

La pressione sanguigna è un valore che dipende dal rapporto tra la quantità di sangue che il cuore pompa al minuto e la resistenza arteriosa,

ovvero la pressione esercitata dalle pareti delle arterie sul flusso sanguigno. 

Se uno di questi due valori si alza, aumenterà anche la pressione, come durante un intenso sforzo fisico, oppure quando le arterie non sono abbastanza flessibili o elastiche. 

La pressione arteriosa ha un valore massimo quando il cuore si contrae (sistole) ed uno minimo quando si rilassa riempiendosi di sangue (diastole).

In condizioni normali, la pressione sistolica (o Massima) è al di sotto dei 120 mmHg e la pressione diastolica (o Minima) e al di sotto degli 80 mmHg.I sintomi della pressione alta

La maggior parte degli ipertesi non presenta sintomi specifici, questo è il motivo per cui è stata soprannominata “killer silenzioso”.

Alcuni segni dell'ipertensione non controllata possono essere: il mal di testa localizzato dietro la nuca, che si manifesta di mattina

quando ci si sveglia e scompare spontaneamente dopo alcune ore, i capogiri, le palpitazioni, l'affaticamento, la perdita di sangue dal naso (epistassi), i disturbi della vista e l’impotenza. 

I campanelli d'allarme più drammatici sono le aritmie cardiache, gli attacchi transitori di ischemia cerebrale (TIA), epistassi, emorragia sottocongiuntivale.

 

Ipertensione arteriosa: epidemiologia

 

Si stima che l'incidenza dell'ipertensione sulla popolazione italiana sia del 25% (circa 15 milioni), di questi solo il 50%

sa di essere iperteso, e più del 60 % non raggiunge target pressori adeguati con la terapia prescritta, nonostante sia in cura da un medico. 

Tra i fattori di rischio per la mortalità per malattie cardiovascolari, l’ipertensione spiega il 40 % dei decessi per ictus e il 25 % di quelli

per malattia coronarica. Per quanto riguarda i valori pressori e la distribuzione, secondo i dati di una indagine condotta dall’Osservatorio epidemiologico cardiovascolare

tra il 2008 e il 2012 in tutte le regione d’Italia, la pressione sistemica (Pas) media è di 134mmHg negli uomini e 129 mmHg nelle donne tra i 35 e i 79 anni;

i valori, sempre più alti negli uomini rispetto alle donne, sono più elevati al Nord e al Sud rispetto al Centro

La pressione diastolica (Pad) mostra un andamento analogo. Complessivamente più del 50% degli uomini e più del 40% delle donne sono ipertesi;

si discostano da questi valori solo le donne dell’Italia centrale (38%). Anche per quanto riguarda il trattamento antipertensivo il quadro appare migliore per le donne:

gli uomini sono più trattati perché maggiore è la prevalenza dell’ipertensione, ma le donne ipertese non trattate sono di meno (33%) rispetto agli uomini ipertesi non trattati (43%). 

Questo andamento è simile in tutte le regioni d'Italia; da notare che la proporzione di uomini ipertesi trattati è maggiore al Sud (ipertesi trattati 64%, ipertesi non trattati 36%, rispetto al 56% e al 50% degli uomini ipertesi che sono trattati al Centro e al Nord).

Le situazioni di tensione sono assolutamente da evitare per prevenire la pressione alta. 

Queste, infatti, provocano una risposta ormonale che prepara il corpo l’azione, il battito del cuore aumenta e una maggiore quantità di sangue viene pompata dal cuore.

Se questa condizione è prolungata nel tempo provoca degli effetti nocivi tra cui l’incremento della pressione sanguigna. 

Per queste ragioni, è fondamentale imparare delle strategie di gestione dello stress, facendo esercizi di rilassamento e riposando a sufficienza.

In generale, uno stile di vita salutare è fondamentale per tenere la pressione sotto controllo, per prevenire i rischi cardiovascolari e curare livelli di pressione alta:

evitare il fumo, mangiare cibi ricchi di vitamine e fibre, assumere poco sale, fare attività fisica regolare, evitare lo stress e controllare il peso. 

Secondo diversi studi clinici, i cambiamenti nello stile di vita aiutano concretamente a controllare la pressione del sangue,

sia in associazione alla terapia farmacologica sia in sua assenza.

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ILCARDO E LE SUE PROPRIETA'

IL CARDO E LE SUE PROPRIETA'

 

Il Cardo mariano, il cui nome botanico è Silybum marianum, è una pianta erbacea che cresce spontanea in tutta la macchia mediterranea,

ossia la vegetazione caratteristica di tutte quelle terre che si affacciano sul Mar Mediterraneao.

La pianta è nota per il suo uso come fitoterapico: in questo campo di applicazione ciò che si raccoglie e utilizza della pianta è il frutto. 

Il cardo è noto principalmente per avere proprietà protettive nei confronti del fegato grazie ad una miscela di flavonolignani presente nei suoi acheni e chiamata silimarina.

Questa miscela ha ottime proprietà depurative e protettive nei confronti del fegato e viene quindi impiegata in casi di intossicazioni causate da alcool, epatite, droghe. 

La silimarina è anche impiegata nei casi di intossicazione da funghi velenosi, nel caso specifico dell’Amanita Phalloides, fungo estremamente pericoloso.

I l cardo mariano è stato approvato negli Stati Uniti nel 1986 come trattamento delle malattie del fegato e viene ampiamente utilizzato per il trattamento

dell’epatite alcolica, per la cirrosi e per l’epatite virale.

Il cardo un ortaggio tipico del periodo invernale ed è contraddistinto da un apporto calorico particolarmente basso. Solitamente, a causa delle sue coste fibrose

e abbastanza dure, va consumato cotto, ad eccezione del cardo gobbo che essendo più tenero può anche essere consumato crudo.

                                       Proprietà Galattogene

Grazie alle sue proprietà galattogene viene spesso prescritto alle neo mamme in quanto stimola la produzione di latte materno.

                                                 Anti Stress

Per le sue proprietà toniche e decongestionanti è un ottimo aiuto anche in caso di stress, fatica e depressione.

                                       Calcoli alla Cistifellea

Assunto sotto forma di tintura madre viene in aiuto in caso di calcoli alla cistifellea.

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NEUTROSCIENZE E MUSICA CONTRO LO STRESS

LE NEUROSCIENZE E LE DIECI CANZONI IN GRADO DI RIDURRE L’ANSIA DEL 65%

da medicina narrativa.org


  Lo stress è uno dei disturbi che più accomuna la nostra agitata quotidianità. Tutti possiedono le proprie personali valvole di sfogo e ognuno attua i più disparati metodi, trucchi e tecniche per contrastarlo.

Tra le numerose soluzioni, eccone una offerta dalla scienza: sono state infatti individuate 10 famose canzoni, riconosciute come le più rilassanti sul pianeta.

La terapia del suono, della musica, non è di certo una scoperta dell’epoca contemporanea. Per secoli, ad esempio, culture indigene hanno utilizzato la musica per migliorare il proprio benessere. Ora però la parola passa ad un gruppo di neuroscienziati del Regno Unito.

Ѐ stato condotto uno studio in cui ai partecipanti è stata sottoposta una serie di complicati enigmi da risolvere in poco tempo. Il tutto mentre erano collegati a dei sensori. I test inducevano un certo livello di stress nei partecipanti, che nel mentre ascoltavano diverse canzoni. Nel frattempo i ricercatori misuravano i fattori più disparati: attività celebrale, stati fisiologici, frequenza cardiaca, pressione sanguigna e frequenza del respiro.

Secondo il dr. David Lewis-Hodgson del Mindlab International, che ha condotto la ricerca, le prime canzoni risultanti nell’elenco del test hanno prodotto uno stato di rilassamento notevolmente più elevato di qualsiasi altro genere di musica prima esaminato. Ad esempio ascoltando “Weightless“, al primo posto, si riduce del 65 % l’ansia generale e del 35% il tasso di riposo fisiologico.

Il fatto notevole è che questa traccia è stata realizzata appositamente con questo scopo: i Marconi Union hanno di fatto composto “Weightless” in collaborazione con terapisti del suono, disponendo ogni nota con cura al fine di rallentare la frequenza cardiaca dell’ascoltatore e ridurre gli ormoni legati allo stress.

La posta in gioco è davvero alta: secondo uno studio condotto da Harvard e Stanford, i problemi di salute legati al solo stress lavorativo causerebbero più decessi del diabete, del morbo di Alzheimer o dell’influenza. 

La musica potrebbe dunque essere una via d’uscita, o per lo meno una valida valvola di sfogo, alla comune problematica di questa modernità sempre di corsa.

 

Ecco la top ten delle canzoni che le neuroscienze hanno riconosciuto come efficaci nella lotta all’ansia:

  • “We Can Fly,” by Rue du Soleil (Café Del Mar)
  • “Canzonetta Sull’aria,” by Mozart
  • “Someone Like You,” by Adele
  • “Pure Shores,” by All Saints
  • “Please Don’t Go,” by Barcelona
  • “Strawberry Swing,” by Coldplay
  • “Watermark,” by Enya
  • “Mellomaniac (Chill Out Mix),” by DJ Shah
  • “Electra,” by Airstream
  • “Weightless,” by Marconi Union
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